La mia mamma racconta
Anna è nata prematura, con una lesione cerebrale. Rianimata, alla nascita ha vinto la sua prima battaglia, quella tra la vita e la morte. Oggi continua a lottare per poter realizzare il suo sogno:camminare.
Da piccola è cresciuta regolarmente, ha iniziato ad avere i primi problemi quando a nove mesi non stava ancora seduta. Faceva sedute di fisioterapia con il personale dell’USL per due ore alla settimana e per qualche mese ha frequentato una piscina riabilitativa. I progressi tardavano ad arrivare: a quattro anni Anna era ancora immobile. Poi un giorno leggendo sul nostro quotidiano della provincia il caso di Simone, un bambino con problemi motori che seguiva il metodo Doman con successo, ci siamo informati e abbiamo preso contatti con gli “Istituti per il Raggiungimento del Potenziale Umano” fondati da Glenn Doman con sede centrale a Philadelphia (USA).
Io e mio marito abbiamo frequentato un corso di formazione specifica dal titolo:” Cosa fare per il vostro bambino cerebroleso” per la durata di cinque giorni negli Istituti di Fauglia vicino a Pisa, dove c’è una sede europea.
Siamo tornati dal corso con una grande carica di entusiasmo e con tanta speranza. Finalmente avevamo trovato persone competenti che conoscevano i veri problemi dei bambini che come Anna erano bloccati senza riuscire a coordinare i loro movimenti, e abbiamo ottenuto da loro le risposte alle nostre innumerevoli domande. Da allora è iniziato il percorso di crescita continua di Anna.
Anna ha iniziato a svolgere il programma preparato da noi genitori durante la frequentazione del corso: era il febbraio dell’anno 2006 , mia figlia non era in grado di spostarsi in nessun modo.
In agosto dello stesso anno siamo andati a Philadelphia negli USA per fare ad Anna la sua prima visita agli Istituti.
Alla sua prima visita Anna era già in grado di strisciare sul pavimento per 500 m al giorno ed era già in grado di leggere piccoli brani. E’ stata così rapida la sua vittoria nella lettura che il suo nome è stato pubblicato sulla rivista americana degli Istituti. La visita in America è durata cinque giorni: è stato preparato dallo staff medico di Philadelphia un programma fisico, nutrizionale, intellettivo e respiratorio specifico per Anna. Dopo sei mesi alla successiva visita, questa volta a Fauglia, Anna aveva ottenuto un altro grossissimo risultato: riusciva a sollevarsi da sola nella posizione quadrupede e a fare tre passi di carponi. La sua circonferenza toracica, che prima della terapia era di dimensioni ridotte,era aumentata notevolmente.
Nei successivi mesi Anna riusciva a carponare per 600m. al giorno e ora che Anna ha sei anni e mezzo, ha iniziato a camminare reggendosi con le mani ai pioli di una scala orizzontale, inoltre legge , scrive con il computer,ama l’arte, la geografia e la storia. Il nostro sogno è certamente quello di vedere Anna camminare autonomamente. Sappiamo che la strada è ancora lunga e difficile. Il programma infatti è molto impegnativo.
Il metodo terapeutico parte dalla concezione che è necessario stimolare le aree cerebrali sane che vanno a sostituire le funzioni di quelle lesionate. E’ necessario perciò l’aiuto di molte persone che si alternino nelle continue stimolazioni che vengono fornite ad Anna nell’arco di tutta la giornata. Per questo ci è prezioso l’aiuto di volontari, persone che ci donano qualche ora del loro tempo e che ci aiutano così a realizzare il nostro sogno.